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SCUOLA i conti non tornano! Le famiglie si mobilitano contro i tagli.

Si è svolto venerdì 14 ottobre l'incontro pubblico (presso la scuola elementare di Sant'Alenixedda in P.zza Giovanni XXIII a Cagliari, dalle 16,45 alle 19,00)
“Non toglieteci i diritti e la dignità”. Fioccano altri ricorsi al TAR contro i tagli alla Scuola pubblica

Leggi di seguito la rassegna stampa dell'evento...

Immagine rappresentativa per: SCUOLA i conti non tornano! Le famiglie si mobilitano contro i tagli.

Guarda il video dal TG Sardegna 1
TG Sardegna1




SARDEGNA QUOTIDIANO
Disabili La lotta delle famiglie per l’istruzione dei figli. Battaglia contro i tagli in tutta Italia
Immagine rappresentativa

Studenti disabili, genitori sul piede di guerra. Gli insegnanti di sostegno sono insufficienti: poche le ore alla settimana previste e i disabili diventano 3 o 4 per classe. Ce n’è abbastanza per vedere negato il diritto allo studio. Fioccano i ricorsi al Tar: una trentina quelli pronti, le prime udienze previste già per la prossima setti- mana. Ieri sera in un incontro orga- nizzato nella scuola elementare Sant’Alenixedda di piazza Giovanni dal l’Abc Sardegna e dal Comitato delle famiglie per l’attuazione dell’inclu- sione scolastica in Sardegna si sono messe a punto le strategie per opporsi «ai pesanti tagli del Governo che attanagliano la scuola pubblica», spiega la coordinatrice del Comitato Francesca Palmas. Tra le soluzioni emerse, oltre al ricorso alle vie legali, anche «il continuo lavoro con gli Enti Locali affinché predispongano finanziamenti adeguati per garantire il diritto allo studio anche per i disabili». «Le segnalazioni ci arrivano da tutta la Sardegna: Olbia, Tempio, Sassari, Cagliari, Nuoro, Lanusei, Oristano, Iglesias, Villacidro, città e province», continua ancora Francesca Palmas, «Il problema è che il taglio a cui stiamo inesora- bilmente assistendo, si ripercuote ancora più negativamente sugli alun- ni svantaggiati dal momento che vie- ne meno la qualità stessa della scuo- la. Inoltre se è vero che non c’è un reale taglio dei docenti di sostegno, è innegabile che aumentano gli alunni con disabilità. Nell’isola quest’anno sono circa 70 in più». A rischio quin- di, secondo la coordinatrice, la perso- nalizzazione degli interventi per ogni alunno, seguendo la logica sbagliata della distribuzione delle risorse ma- niera uguale per tutti Invece, dichiara ancora la Palmas, «in questo modo si penalizzano proprio tutti perché nes- suno ottiene un servizio di qualità»

UNIONE SARDA, 15 OTTOBRE
Denuncia dell'associazione Abc: l'assistenza specialistica è in ritardo
Disabili, pochi insegnanti
Pronti i ricorsi al Tar contro il ministero dell'Istruzione
Immagine rappresentativa

«Insegnanti di sostegno insufficienti, classi con tre-quattro alunni disabili per volta anziché uno solo, assistenza specialistica avviata con un mese di ritardo rispetto all'inizio della scuola e per giunta con un numero di ore inadeguato». A denunciare i pesanti disagi patiti anche quest'anno da decine di famiglie cagliaritane con figli in età scolastica è l'associazione Abc (Bambini cerebrolesi) che ieri sera ha riunito in piazza Giovanni XXIII, nell'aula magna della scuola elementare Sant'Alenixedda, una sessantina di genitori preoccupati. «Rispetto all'anno scorso il sostegno scolastico è rimasto invariato, nel senso che non ci sono stati tagli», ha spiegato Francesca Palmas (responsabile del settore scuola della onlus Abc). «Il problema è che sono aumentati gli studenti disabili iscritti e non si è provveduto ad incrementare anche il numero dei docenti di sostegno».
Si parla di 4.375 studenti speciali in Sardegna (100 in più dell'anno scorso) di cui 2.082 nella sola provincia di Cagliari. Il risultato è che molti ragazzi non hanno ricevuto il via libera per il sostegno pieno (18 ore alle superiori, 22 alle elementari e alle medie) ritrovandosi ad usufruire del prezioso supporto soltanto per 6-9 ore. Inevitabili i ricorsi al Tar contro il Ministero dell'Istruzione. «L'anno scorso furono un centinaio, tutti vinti», ricorda Palmas, «quest'anno sono già una ventina e aumenteranno». (p. l.)

SARDEGNA 24
La scuola non è per tutti: ricorsi al Tar per i disabili
Immagine rappresentativa

Alunni con handicap senza insegnanti di sostegno, genitori da tutta l’Isola costretti alle vie legali per i tagli

L’Avvocatura dello Stato contro Daniele Rossi”. Frase normalissima nel linguaggio dei tribunali italiani. Ma immaginate che Daniele Rossi (nome di fantasia) sia un bambino disabile che chiede che venga rispettato il suo diritto a essere seguito a scuola da un insegnante di sostegno e da un assistente educativo. In altre parole chiede la garanzia del suo diritto allo studio, all’integrazione, al futuro. Daniele vincerà il suo ricorso al Tar contro il ministero dell’Istruzione, perché così accade da anni, ma lui e la sua famiglia nel frattempo avranno dovuto affrontare una battaglia non indolore che potrebbe ripetersi ancora. «Anche quest’anno da tutta la Sardegna stanno per partire una trentina di ricorsi al Tribunale amministrativo regionale contro il ministero dell’Istruzione» ha spiegato Francesca Palmas, responsabile scuola dell’associazione Abc Sardegna che ieri a Cagliari ha promosso un incontro con i genitori e le altre associazioni per discutere del peso dei nuovi tagli al settore. Classi sempre più numerose e riduzione del personale (900 unità in meno nelle scuole sarde quest’anno,), distribuzione degli assistenti e degli insegnanti di sostegno (sono 2585 a fronte di oltre 4400 studenti disabili) in base alle esigenze di organico e non degli allievi, mancanza di formazione dei docenti curriculari, sono solo alcune delle problematiche affrontate. «Finora lo Stato ha fatto un rapporto costi benefici ritenendo conveniente affrontare i ricorsi visto che non tutte le famiglie li fanno – spiega il consigliere regionale Pd Marco Espa – ma adesso accanto al riconoscimento del diritto dei propri figli, i genitori cominciano a chiedere il risarcimento dei danni morali. E anche in questo caso la spuntano. Per questo speriamo in un intervento della Corte dei Conti».
E per la prima volta in Sardegna i ricorsi potrebbero partire anche contro le amministrazioni locali che si occupano dell’assegnazione degli assistenti educativi e alla comunicazione. È il caso di un genitore cagliaritano: suo figlio è gravemente autistico e ha l’assistente alla comunicazione garantito per una sola ora al giorno, ricorrerà contro la Provincia. Sulla questione è intervenuto ieri anche il deputato dell'Italia dei Valori, Federico Palomba, che ha presentato un’interrogazione urgente chiedendo di co- noscere quali interventi porrà in atto il ministro della Pubblica Istruzione

COMUNICATO STAMPA PRESENTAZIONE
Insegnanti di sostegno insufficienti nonostante le dichiarazioni del Ministro Gelmini sul “picco storico” degli stessi; assistenza specialistica avviata con un mese di ritardo dall’inizio della scuola e con pochissime ore alla settimana; 3 o 4 alunni con disabilità per classe; per affrontare queste e altre problematiche si incontreranno a Cagliari il 14 ottobre prossimo le famiglie degli alunni con disabilità e loro organizzazioni, per condividere i problemi dell’avvio dell’anno scolastico, le esperienze e le soluzioni per far fronte ai pesanti tagli alla scuola che penalizzano fortemente il pieno esercizio del diritto allo studio dei propri figli. E intanto continuano a susseguirsi i ricorsi al TAR.
Ormai è diventato un appuntamento fisso – spiega Francesca Palmas responsabile scuola ABC Sardegna e coordinatore del Comitato delle famiglie per l’attuazione dell’inclusione scolastica in Sardegna. Insieme dunque, nella logica dell’auto-aiuto, per opporsi alla pesante situazione nella quale i pesanti tagli del Governo attanagliano oggi la Scuola pubblica, mettendo sempre più a rischio la frequenza stessa degli studenti con disabilità nelle classi comuni di ogni ordine e grado. Infatti, con l’inizio dell’anno scolastico si sono presentati per gli studenti con disabilità i problemi di sempre: i tagli annunciati al personale docente e non docente hanno, di fatto, cambiato il volto del sostegno anche nelle scuole sarde. Classi più numerose (anche di ventisette-trenta alunni) o così dette “classi pollaio” con anche 4 alunni con disabilità nella stessa classe; sostegno agli alunni con disabilità di nove ore o addirittura di sei alla settimana; ma anche collaboratori scolastici insufficienti per coprire le esigenze di chi necessita di un'assistenza continua negli istituti, o l'assistenza specialistica ancora non attiva dal primo giorno di scuola in tutta l’isola e comunque non per le ore sufficienti. Così – continua F.Palmas – si rischia di mettere seriamente a rischio il principio e il metodo della personalizzazione degli interventi per ogni singolo alunno a favore di una logica sbagliata della “distribuzione delle risorse uguali per tutti così non si fa torto a nessuno”; in questo modo invece si penalizzano proprio tutti perché nessuno ottiene un servizio di qualità che appunto risponda alle sue esigenze.
Le segnalazioni ci arrivano da tutta la Sardegna: Olbia, Tempio, Sassari, Cagliari, Nuoro, Lanusei,Oristano, Iglesias, Villacidro, città e province. Addirittura è di questi giorni la notizia scandalosa di una scuola di Livorno il cui Dirigente dopo aver distribuito le ore di sostegno in modo “equo” fra tutti gli alunni farà pagare le restanti ore ai genitori, privatizzando di fatto la scuola pubblica!
«Rispetto al panorama della scuola in generale - conclude Palmas - non possiamo affermare che ci sia stato un peggioramento per quanto riguarda il sostegno, anche se è chiaro che l'impoverimento della scuola pubblica in generale (22 miliardi in 5 anni di Governo), con il taglio cui stiamo inesorabilmente assistendo, si ripercuote ancor più negativamente per gli alunni in una situazione di svantaggio, perché viene meno la qualità stessa della scuola; inoltre se è vero che non c’è un vero taglio dei docenti di sostegno è anche vero che aumentano gli alunni con disabilità nelle Scuole (in Sardegna quest’anno sono circa 70 in più), quindi i conti non tornano!».
“Sono una trentina le famiglie già pronte - aggiunge Luisanna Loddo, presidente dell'ABC Sardegna - a ricorrere al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale). Siamo consapevoli che la battaglia per uno solo dei nostri ragazzi è una battaglia per i diritti di tutti; dal 2005 ad oggi sono già un centinaio le Sentenze vinte in Sardegna da noi coadiuvate a favore degli alunni con disabilità”
L’incontro è aperto a tutte le famiglie e persone con disabilità non solo appartenenti al Comitato, ma a tutti gli interessati del territorio sardo, compresi operatori del mondo della scuola, insegnanti, educatori etc..


LEGGI QUI sui primi ricorsi vinti dalle famiglie contro il Ministero

[12 ottobre 2011]


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