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Assemblea del Comitato famiglie L.162

Mozione per la corretta attuazione dei progetti personalizzati

Si sono riunite a Cagliari il 6 maggio le associazioni aderenti al Comitato dei familiari per l'attuazione della Legge 162 in Sardegna per proporre una mozione di richiesta a tutte le Istituzioni coinvolteLeggi di seguito il documento...

Immagine rappresentativa per: Assemblea del Comitato famiglie L.162

Immagine rappresentativa

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Comitato dei familiari per l’attuazione della Legge 162 in Sardegna

Cagliari 13 maggio 2015

All’Assessore dott. Luigi Benedetto Arru

Al Direttore Generale delle Politiche Sociali dott. Antonio Mascia

Al Direttore del Servizio Politiche Sociali dott.ssa Marika Batzella

ASSESSORATO IGIENE E SANITÀ, ASSISTENZA SOCIALE

e p.c.
al PRESIDENTE REGIONE SARDEGNA Prof. Francesco Pigliaru

ai CAPI Gruppo del Consiglio Regionale della Sardegna

al Presidente dell’ANCI Sardegna Pier Sandro Scano

al dott. Remo Siza responsabile della Commissione Tecnica Regionale per la Revisione del Fondo per la non autosufficienza


OGGETTO: MOZIONE del Comitato dei familiari per l’attuazione L.162/98 in Sardegna - Attualità piani personalizzati L.162/98.

Gentilissimo Assessore Luigi Arru, Gentilissimi Dirigenti,
Il giorno 6 maggio scorso, si è svolto a Cagliari l’incontro promosso dal Comitato dei familiari per l’attuazione della L.162/98 in Sardegna, insieme alle 53 organizzazioni di persone con disabilità grave e loro familiari aderenti e partecipi al presidio del 18/2/2015, per discutere dell’argomento in oggetto, e si è predisposto il seguente documento-mozione, che Vi inviamo.

Con l’intento di proseguire nel dialogo e impegno al confronto già intrapreso, al fine di risolvere alcuni problemi e criticità in atto chiediamo la Vostra attenzione e intervento sui seguenti punti e richieste urgenti:

1) esprimiamo una forte preoccupazione per il ritardo rispetto alla tempistica della annualità 2015, chiediamo il Vostro immediato impegno per garantire la continuità dei piani in corso dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2015, semplificando il procedimento per favorire la prosecuzione dei servizi per destinatari e per i Comuni, eventualmente con la proroga degli stessi piani in corso; ciò a tutela anche di tutti gli operatori del settore.
2) chiediamo che siano accolte le nuove domande del 2015, con semplificazione dell’iter di avvio, nelle more di avvio del nuovo sistema;
3) chiediamo che la necessaria sperimentazione scientifica del nuovo sistema, il cui avvio è previsto da gennaio 2016, sia effettuata sui piani in corso (su campione e nel prossimo periodo maggio-giugno 2015), sempre in continuità col lavoro e apporto dei nostri rappresentanti e tecnici in Commissione, per la congruità e fattibilità dei tempi, l’efficacia della sperimentazione, l’indispensabile analisi sui risultati e sulle ricadute sul complesso sistema, per avere la garanzia dei tempi congrui per la fase di progettazione (da fine luglio fino ad ottobre 2015, già previsto in DGR);
4) per salvaguardare le linee fondanti regionali dei piani L.162/98, della personalizzazione, coprogettazione e partecipazione dei diretti interessati (attraverso la gestione con la continuità dei servizi, flessibilità rispetto ai bisogni delle persone con disabilità grave e loro familiari, l’adattabilità del progetto in accordo col Comune), va sanzionata l’illegittimità amministrativa di alcuni Comuni che hanno imposto impropriamente quote fisse calcolate su dodicesimi, dando rimborsi mensili rigidi e negando ai beneficiari il rimborso completo del finanziamento, regolarmente rendicontato, entro il limite dell’importo regionale ammesso e concesso. Chiediamo all’Assessore e alla Regione di dare indicazioni precise a tutti i Comuni sulla corretta gestione e finanziamento annuale dei piani L.162/98 (ricordiamo che si andrà a migliorare per la continuità, con la triennalità della programmazione già voluta e stabilita dalla Regione).
5) riceviamo ancora segnalazioni di ritardi di diversi Comuni nei rimborsi del 2015, già liquidati dalla Regione. Chiediamo all’Assessore e alla Regione di intervenire perché i Comuni attuino con tempestività i rimborsi ai destinatari, e siano a loro volta agevolati da parte della Regione, prevedendo il passaggio delle risorse ai Comuni in un’unica soluzione;
6) chiediamo l’applicazione tabelle ISEE come da delibera DGR N. 13/7 DEL 31.3.2015 anche per i piani personalizzati L.162/98;

Ancora, e in riferimento a quanto comunicato in DGR n.8/9 del 24.2.2015 al processo avviato di riorganizzazione migliorativa del Fondo Regionale per la non autosufficienza, per l’annualità del 2016, processo in corso in cui siamo coinvolti all’interno della Commissione Tecnica consultiva dell’Assessorato, chiediamo:
- che non si facciano passi indietro sulla personalizzazione e coprogettazione come da Modello Sardegna nei piani personalizzati: si tratta di sostegni e servizi essenziali per le persone con disabilità grave, e in linea con le più avanzate prospettive dei sistemi sociali e sociosanitari (Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, Orientamenti programmati della Comunità europea (2015) sulla personalizzazione della salute, della cura e il benessere);
- che vi sia la valorizzazione e rinforzo dei progetti di vita indipendente, già in atto in Sardegna, grazie ai progetti L.162/98, e in linea con l’attuazione dell’art. 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (legge italiana L. n.18/2009) che riconosce il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e si adottino misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società;
- ricordiamo la necessità di un controllo, monitoraggio e accompagnamento della Regione per una migliore attuazione dei piani personalizzati, sempre auspicata dal nostro Comitato di associazioni dei familiari. Per migliorare il sistema, deve migliorare la coprogettazione fra persone/famiglie e istituzioni e operatori dei servizi; per questo auspichiamo e collaboriamo per momenti di formazione comune; valutazione, verifica fatta insieme, fra i diretti interessati e istituzioni/servizi, con rilevazione della qualità percepita, sperimentazione, flessibilità, analisi e riprogrammazione.

In aggiunta, ricordiamo l’impegno già assunto dall’Assessore, chiediamo sia approvata contestualmente anche la Delibera per le persone con disabilità gravissima di cui al 50% del Fondo nazionale 2014 mantenendo, ancora nelle more del riordino del sistema regionale, il criterio dei destinatari previsto lo scorso anno (garantendo l'integrazione di 1.000 euro come da N. 19/25 DEL 27.5.2014, a chi si trova in una condizione di disabilità particolarmente grave con punteggio superiore agli 80 punti L.162/98 e ai beneficiari del Programma Ritornare a casa che non hanno usufruito dei finanziamenti previsti nella DGR N. 13/7 DEL 31.3.2015 a titolo di integrazione del contributo ordinario 2014).
Il Comitato dei familiari per l’attuazione della L.162/98 in Sardegna, nel perseguire le sue finalità e scopi, che vedono i destinatari degli interventi - le persone con disabilità grave e i loro familiari - i primi collaboratori dei servizi di cura, sociali e formativi rivolti a loro e ai loro cari, per contribuire a migliorare il sistema, vuole rafforzare la collaborazione in atto con le Istituzioni tutte (oltre che la Giunta, anche ANCI, Consiglio Regionale, Operatori, ecc.) promuovendo ulteriori azioni ed incontri per valorizzare il modello in atto in Sardegna dei progetti personalizzati inclusivi, al fine di informare e sensibilizzare gli stessi amministratori e rappresentanti regionali sui principi e sull’attuazione della Legge 162/98, come sostegno essenziale per la loro vita, come diritto umano e occasione di crescita e beneficio (economico, sociale, ecc.) per tutta la società sarda.

Restiamo in attesa fiduciosi dell’accoglimento delle nostre istanze e di una vostra cortese risposta.

Il Comitato dei familiari dell’attuazione della L.162/98 in Sardegna

Firmato
Il Rappresentante
Rita Polo
Le Associazioni del Comitato dei familiari per l’attuazione della Legge 162 in Sardegna
Mail Comitatofamiglie162@gmail.com c/o fax 0704528529 tel. 070401010

[06 maggio 2015]


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