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CONVEGNO ABC SARDEGNA - Cagliari 15 novembre 2008

L'Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
e l'Associazione Bambini Cerebrolesi Federazione Italiana
In collaborazione con la Cattedra di Psicologia dell’Handicap e della Riabilitazione Università di Cagliari
hanno promosso il Convegno "Buone prassi e Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità - SOCIALE, SANITA' E SCUOLA: un cambiamento che ci riguarda"

Immagine rappresentativa per: CONVEGNO ABC SARDEGNA - Cagliari 15 novembre 2008

che si è svolto a Cagliari il 15 novembre scorso, nella sala congressi dell’Hotel Regina Margherita.
Le persone con disabilità e le loro famiglie hanno incontrato le istituzioni proponendo buone prassi di inclusione.
Il Convegno è stato realizzato con i patrocini di FISH Federazione Italiana Superamento Handicap, Assessorato Igiene e Sanità e Assistenza Sociale, Assessorato Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Sardegna.


Davide, laureato in Scienze Politiche all’Università di MilanoImmagine rappresentativa grazie ad un percorso personalizzato sostenuto con la Legge 162/98; Luca, campione italiano medaglia d’oro di ginnastica artistica Special Olympics, Paolo, studente in Lettere all’Università di Cagliari ha già sostenuto 22 esami; Lorenzo, frequenta la terza media inizia a pensare al suo prossimo percorso al Liceo: sono solo alcune delle buone prassi presentate dai diretti protagonisti, persone con disabilità e loro famiglie dell’Associazione Bambini Cerebrolesi ad una platea attenta e partecipe su tutti i temi trattati: dal sociale alla sanità alla scuola l’imperativo è stato la personalizzazione degli interventi, la coprogettazione tra i diretti interessati e le istituzioni e il lavoro di rete tra gli attori coinvolti, da realizzarsi attraverso gli strumenti previsti dalla normativa secondo il metodo della partecipazione attiva.
Immagine rappresentativa
Oltre 250 persone presenti hanno seguito per tutta la giornata il programma fittissimo svolto attraverso temi, esperienze e dibattito. A tutti è stata consegnata gratuitamente la cartella contenente i primi tre Quaderni di DocumentAzione dell’ABC Sardegna pubblicati per l’occasione in una edizione speciale: i primi due Sociale e Scuola sono una raccolta di informazioni, materiali utili e documenti prodotti e diffusi dal Centro Studi ABC Sardegna con le esperienze e gli articoli della stampa delle battaglie realizzate e conquiste per la tutela dei diritti dei bambini e ragazzi dell’associazione a vantaggio di tutti, come sempre nella linea dell’ABC a livello regionale e nazionale; il terzo Quaderno vede la pubblicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nella versione definitiva, con una introduzione di Giampiero Griffo, advisor della delegazione italiana presso le Nazioni Unite e componente del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples' International, che ne spiega le ragioni profonde e il significato storico.
Ampio risalto è stato dato all’evento su tutti i mezzi di comunicazione, stampa e mass media.
Il Presidente dell’ABC Sardegna Marco Mirai, nell’aprire i lavori, ha evidenziato l’importanza di questi appuntamenti di confronto e dialogo, prima di tutto come formazione per gli stessi familiari e le persone con disabilità e le loro organizzazioni insieme ai professionisti, agli operatori e alle istituzioni.
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Gli interventi e il programma svolto

Rita Polo, coordinatrice dell’ABC Sardegna ha presentato i temi e i contenuti del Convegno evidenziando che anche oggi, in linea con l’impegno storico e pubblico dell’ABC, nei diversi ambiti - dal sociale, alla sanità alla scuola - della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie “organizzate”, si vuole offrire il contributo di esperienza e competenza ed evidenziare l’efficacia del modello di buona prassi che nasce “dal basso” dai diretti interessati: famiglie dei gravissimi che si prendono cura e diventano protagonisti attivi coi loro cari di ciò che li riguarda e della società che sta loro intorno; famiglie e persone con disabilità grave che si organizzano per l’auto-aiuto e nell’ottica dei diritti all’inclusione e alla partecipazione attiva, di empowerment dei cittadini e delle loro organizzazioni, realizzano un’esperienza di sussidiarietà civile. Tale modello ha in Sardegna oramai dei risultati evidenti e dei successi promettenti di cui essere consapevoli e orgogliosi, che si vogliono condividere, al fine di rinforzarli e ulteriormente diffonderli a vantaggio di tutta la società.
Sono intervenuti per i saluti istituzionali il Presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia e il Sindaco della città di Cagliari Emilio Floris, entrambi hanno ascoltato ed espresso il loro apprezzamento ed un rinnovato impegno personale e istituzionale. Presenti ai lavori della giornata anche l’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari Angela Maria Quaquero e il Presidente della Commissione Pari opportunità e Consigliere della Provincia di Cagliari Rita Corda.
Numerosi e ricchi di stimoli sono stati gli interventi dei relatori e dei partecipanti che si sono alternati nell’arco della giornata, in tre sessioni distinte ma collegate da un unico filo, quello delle buone pratiche, nell’ottica della Convenzione ONU: essa stessa viene considerata dalle famiglie una buona pratica - come sottolinea Marco Espa, genitore e Consigliere Regionale che ha moderato il Convegno - perché alla sua stesura hanno contribuito concretamente, per la prima volta, le persone con disabilità e i loro movimenti (“Nulla su di noi senza di noi - e le nostre famiglie”). Marco Espa non dimentica di segnalare le nuove emergenze, i problemi ancora aperti e irrisolti, le criticità comunque esistenti che le persone con disabilità e le loro famiglie vivono quotidianamente e, d’altro canto, sostiene e dimostra – confermato anche da tutte le recenti esperienze delle famiglie ABC e di altri - come, pur vivendo situazioni difficili spesso estreme, le famiglie se sostenute sono in grado di essere risorsa per il progetto di vita del proprio figlio e per la società.
Efficace è stato il contributo di Mario Melazzini presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica AISLA in collegamento telefonico da Milano (impossibilitato a partecipare fisicamente) che ha manifestato la sua vicinanza rispetto ai temi e contenuti proposti, facendo riferimento anche all’attualità del caso Eluana Englaro; a completamento dello stesso è poi intervenuto il rappresentante AISLA della Sardegna Giuseppe Del Giudice che ha manifestato il suo apprezzamento per queste iniziative che sono occasione oltre che di formazione anche di incontro tra le associazioni che operano nel del territorio, per le battaglie comuni.
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Davide Tagliacarne dell’ABC Sardegna ha poi esposto la sua esperienza di studente: sardo, studia fuori sede a Milano, all’Università Statale: il progetto 162/98 personalizzato e coprogettato tra famiglia e Comune di Capoterra da 3 anni gli permette di sostenere il suo progetto di vita indipendente, addirittura in un’altra regione; proprio il progetto è stato oggetto della sua tesi di laurea triennale in Scienze Politiche col titolo Diritto ad una vita autonoma ed indipendente della persona diversamente abile (legge 162/98): due regioni a confronto. Nella tesi ha spiegato il modello della Regione Sardegna a confronto con quello della Regione Lombardia, evidenziando i successi della sua applicazione sarda ormai considerata buona prassi da esportare. Dopo l’intervento, ha fatto omaggio di una copia della tesi all’Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale della Regione Sardegna Nerina Dirindin, presente ai lavori.
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Ancora una esperienza ha poi coinvolto particolarmente i presenti, quella di Luca Ferreli ragazzo con autismo che vive ad Ilbono, oggi campione italiano medaglia d’oro di ginnastica artistica per Special Olimpic. L’intervento di Luca e famiglia è stato presentato dalla mamma Rita, promotrice col marito dell’Associazione di familiari OgliastraInforma che comincia nel territorio a promuovere non solo attività sportive per ragazzi con disabilità coinvolgendo tanti volontari, specie i ragazzi delle scuole, ma anche, nell’ottica dell’autoaiuto, il collegamento e l’informazione per le famiglie e si pone quale interlocutore con le istituzioni locali per le politiche della disabilità. La vicenda emblematica di Luca è stata presentata efficacemente attraverso un video da loro realizzato che ne ha illustrato la storia, fino anche alle sue prodezze ginniche, frutto di anni di esercizio, di cura e di lavoro, destando l’emozione, lo stupore e l’entusiasmo del pubblico.
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E’ stata dunque la volta di Giampiero Griffo, componente dell’esecutivo mondiale del DPI Desabled People International per l’Italia, che ha parlato dell’empowerment delle persone con disabilità e delle loro famiglie, la loro condizione nel mondo nell’ottica dei diritti umani e della recente Convenzione ONU, alla cui stesura e firma lui stesso ha partecipato attivamente essendo membro del Comitato ad HOC e delegato ufficiale per l’Italia insieme all’allora Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero. Suggestivo e di impatto emotivo e culturale è stato anche il suo riferimento all’attualità del caso Eluana Englaro: Griffo ha sostenuto con forza che togliere il sondino nasogastrico a Eluana significa farla morire di fame e di sete, e questa è senza dubbio una morte tremenda e una violazione dei diritti umani; ha poi aggiunto che in Italia ci sono circa 14 mila persone che hanno disabilità grave. Quasi 2 mila e 500, pur non essendo in coma, non si alimentano autonomamente e hanno situazioni simili a quella di Eluana; anche in Sardegna – facendo riferimento a Chiara, la figlia di Marco e Ada Espa, in situazione di gravità estrema - i casi documentati sono quasi 150.
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La seconda sessione sulla Abilitazione e ri-abilitazione, la presa in carico e il sistema dei servizi sociosanitari alla persona della Convenzione, è stata aperta da Pietro Barbieri,
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presidente nazionale della FISH, anche lui protagonista diretto dell’elaborazione della Convenzione ONU, membro del Comitato ad Hoc.
Barbieri ha presentato la storia, la posizione e la visione del movimento delle persone con disabilità, il modello sociale e sanitario della disabilità basato sui diritti umani e nel quadro della Convenzione, con il riferimento specifico all’art. 26. Ha approfondito con competenza i temi ed aggiornato sul lavoro di mainstreaming che svolge la FISH con le organizzazioni aderenti, cioè di collaborazione e stimolo verso i decisori, funzionari e amministratori Ministeriali riguardo agli aspetti normativi e provvedimenti attuativi in via di definizione, in particolare quelli relativi ai livelli essenziali di assistenza e sanitari. Ha evidenziato che il metodo deve essere sempre il coinvolgimento dei diretti interessati negli interventi che li riguardano.
E’ poi intervenuto il prof. Carmelo Masala, fisiatra, esperto in riabilitazione dell’ Università di Cagliari, sulle criticità nell’efficacia del modello medico della riabilitazione per le disabilità complesse, anche in relazione a quanto espresso dagli interventi che lo hanno preceduto. È partito direttamente dall’esperienza di un suo paziente per poi spiegare l’approccio basato sulla personalizzazione degli interventi anche in campo sanitario e della qualità dei servizi (e del sostegno) percepita dai diretti interessati. In questa cornice è stata molto utile la testimonianza di Giuseppe Locci, genitore, che ha raccontato le difficoltà dell’emergenza assistenziale del proprio caro in particolare dell’iter e del funzionamento delle Unità di valutazione ASL, e poi infine la presa in carico dei servizi, l’appropriatezza della riabilitazione avuta solo grazie al coinvolgimento della famiglia.
I lavori della mattinata si sono conclusi con l’intervento della Prof. Nerina Dirindin Assessore igiene Sanità e Servizi Sociali della Regione Sardegna che ha espresso interesse per tutti i temi trattati, per l’efficacia della loro presentazione da parte dei relatori, in particolare le testimonianze delle famiglie e dei loro figli che, ha dichiarato, rappresentano per lei un segno forte di speranza e di incoraggiamento a proseguire nel lavoro.
Immagine rappresentativa Tanto si è realizzato, dai progetti della legge 162/98, la cui applicazione - ha sostenuto - è sempre migliorabile, ma ormai rappresenta un modello per altre forme di servizi ad esempio il Progetto “Ritornare a casa”, il rinforzo della domiciliarietà, i servizi personalizzati, gli interventi per la domotica e quelli per la non autosufficienza delle persone anziane, ecc.; ma sono anche coscienti come amministrazione che ancora tanto vi è da fare, in particolare per la riabilitazione e la presa in carico delle persone. Ha illustrato gli ultimi provvedimenti regionali, fornendo utili dati su servizi e destinatari che ne usufruiscono, ha sottolineato l’importante direzione che la regione ha intrapreso, anche rispetto al trasporto e all’accessibilità per le persone con disabilità, partendo dai servizi per la riabilitazione e dunque il trasporto da e ai centri, che prevede l’ampliamento del servizio trasporto per tutto ciò che riguarda le persone, non solo gli aspetti della sanità e dell’assistenza in senso stretto.
L’intervento di un’altra famiglia ABC ha completato la sessione sulla riabilitazione: Enrico Puddu ha presentato le linee guida e il pensiero dei genitori dell’ABC sul tema che hanno anticipato, quasi da eretici o forse da profeti fin dalla fondazione delle associazioni regionali e della federazione ABC ad inizio anni ’90 - ciò che ora è dichiarato nell’articolo 26 della stessa Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Ha presentato l’esperienza di famiglia, del progetto di vita del figlio Paolo, a partire dal percorso di riabilitazione e terapia intensiva che ha svolto da piccolo col coinvolgimento dei familiari quali caregivers, oggi Paolo è studente di Lettere all’Università di Cagliari, anche grazie al progetto personalizzato e sostenuto di inclusione all’Università di Cagliari.
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Il pomeriggio si è svolta la sessione sulla Scuola completamente dedicata all’attualità, moderata da Marco Espa e presentata da Francesca Palmas, responsabile Scuola ABC Sardegna. Per inquadrare il tema dell’integrazione scolastica nell’ambito dei diritti umani, Palmas ha parlato dell’art. 24 della Convenzione ONU sul diritto allo studio che, se per moltissimi Stati è assai avanzato nei contenuti, per l'Italia, che da oltre trent'anni ha già legiferato in materia di integrazione scolastica per tutti, è una convalida di quei principi di diritto e non discriminazione ai quali ha puntato e che ora si propone sempre più di garantire in termini di qualità della sua attuazione.
Nonostante però l’eccellente normativa Palmas ha evidenziato che, a tutt’oggi, una buona qualità garantita in modo equo ed uniforme nel Paese, non è stata ancora raggiunta. I recenti provvedimenti e i tagli alla spesa pubblica non facilitano l’attuazione di interventi necessari alla costruzione dell’integrazione, anzi rischiano di escludere sempre più pericolosamente le diversità creando discriminazione e non garantendo pari opportunità, perché continuano a non essere garantiti quelli che definiamo i livelli essenziali. Inoltre ha messo in evidenza il ruolo delle famiglie, la necessità di costruire insieme attraverso il coinvolgimento della rete istituzionale la qualità della scuola, attraverso la realizzazione di percorsi scolastici personalizzati e progettati insieme con la famiglia, che chiede proprio di ripartire dai diritti per costruire la qualità dell’integrazione, perché questo significa anche garantire la qualità della scuola nel suo insieme, facendo riferimento ai percorsi di qualità che hanno portato negli anni ai tanti successi scolastici dei ragazzi (licenze medie, diplomi superiori fino all’Università).
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A seguire, la testimonianza di Mariapaola Cassitta di Calangianus che ha presentato l’esperienza di vita con particolare riferimento al percorso scolastico del figlio Lorenzo, ragazzo autistico che oggi frequenta l’ultimo anno delle scuole medie grazie all’utilizzo della comunicazione facilitata, segue il programma della classe, punta a conseguire la licenza e si prepara per le scuole superiori. Nella sua scuola, proprio per la collaborazione con la famiglia si stanno realizzando progetti di inclusione che coinvolgono non solo tutti gli studenti, ma sempre di più anche le istituzioni scolastiche e civili, con ricadute positive sul territorio.
Marco Espa ha poi approfondito alcuni argomenti trattati, in particolare ha parlato dell’esperienza delle famiglie dell’ABC delle battaglie condotte dal basso: da quando anni fa chiamarono i carabinieri perché era stato impedito l’acceso a scuola di una bambina con disabilità, al caso di Sara prima bocciata poi promossa dal ministero unico caso in Italia, fino ad arrivare qualche anno fa alle cause in Tribunale, quando 7 bambini vinsero la causa contro il ministero per avere il sostegno pieno, ed ancora le annuali battaglie per garantire l’assistenza scolastica sin dall’inizio dell’anno scolastico
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E’ intervenuto l’avvocato Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH Federazione Italiana Superamento Handicap, che ha illustrato il quadro normativo sull’integrazione scolastica in riferimento anche alla situazione attuale, rinnovando la necessità dell’impegno da parte di tutte le amministrazioni coinvolte per garantire i servizi e i livelli essenziali dell’inclusione stessa, dal sostegno alla formazione iniziale e in servizio di tutti i docenti, alla definizione delle competenze e dei ruoli degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, alla necessità di rendere obbligatori i corsi di formazione per i collaboratori scolastici che dovranno fornire assistenza di base (quindi anche igienica), delle competenze e collaborazioni delle diverse istituzioni. Nocera ha inoltre sottolineato l’importanza di rilanciare i contenuti dell’Intesa sui criteri di accoglienza e di presa in carico degli alunni con disabilità approvata dalla Conferenza Stato Regioni del 20 marzo 2008, Intesa che apporta notevoli miglioramenti alla normativa vigente, specie per i rapporti interistituzionali e la stipula degli accordi di programma regionali e sub-regionali che soli possono garantire le scuole come servizi territoriali decentrati ed autonomi, inseriti nella rete dei servizi locali, grazie al cui coordinamento si può realizzare una migliore qualità dell’integrazione nella logica di scuole di eccellenza.
Ha dunque preso la parola il Direttore Regionale della Scuola Armando Pietrella, confermando il proprio impegno sul territorio, l’adeguamento delle risorse dettato dalle ultime finanziarie, comunicando il suo impegno al lavoro di rete con le altre istituzioni, delle risorse aggiuntive di 120 posti di sostegno e ha anche assunto l’impegno di valutare ulteriori situazioni di bisogno per alunni cui non si era potuto assegnare il sostengo adeguato.
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E’ seguito poi l’intervento della dott.ssa Donatella Petretto dell’Università di Cagliari, membro del comitato tecnico dell’Osservatorio Ministeriale sull’integrazione scolastica (unica rappresentante per la Sardegna insieme all’ABC che fa parte dell’Osservatorio dal 2000), centrato sulla personalizzazione dei percorsi scolastici e il coinvolgimento della famiglia, con particolare riferimento alla necessità del lavoro di rete e presa in carico da parte delle istituzioni proprio nella realizzazione del percorso individuale. Ha poi preso la parola Pier Paolo Pani Direttore Servizi Integrazione Socio Sanitaria dell’Assessorato regionale Sanità, che ha messo in evidenza l’importanza degli interventi che lo hanno preceduto ed ha parlato delle competenze dell’Assessorato in materia di integrazione scolastica, con particolare riferimento al compito delle ASL che hanno un ruolo fondamentale a partire dalle certificazioni degli alunni con disabilità.
L’Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna Prof. Maria Antonietta Mongiu ha dato un ampio panorama degli interventi messi in campo dalla Regione in materia di istruzione e accesso al diritto allo studio per tutti (compresi i laboratori serali per la didattica), citando la recente analisi dell’OCSE PISA dalla quale lei sottolineava la necessità di puntare alla qualità della didattica e crescita negli apprendimenti e competenze, da estendere a tutti gli alunni (anche se non si deve dimenticare che in queste analisi va considerato che le Scuole italiane, a differenza delle Scuole degli altri Paesi europei e non, devono considerare l’integrazione degli alunni con disabilità). Molti sono stati gli interventi da parte dei partecipanti, in particolare quello di Antonella Fois, genitore, presidente dell’associazione Il Girotondo di Terralba, che nell’offrire un caso di emergenza scolastica (una violazione del diritto allo studio per un alunno con dislessia, come esempio non isolato, purtroppo) ha sottolineando la necessità del coinvolgimento della famiglia in tutte le fasi dell’integrazione e della vita scolastica dei propri figli, come del resto previsto dalla norma stessa.
A tutti gli interventi si è cercato di dare una risposta da parte dell’ABC e dei relatori, e le istituzioni hanno dichiarato il loro impegno rispetto alle richieste emerse.
Si è concluso il Convegno con un atto concreto, la costituzione del Comitato delle famiglie e persone con disabilità per l’attuazione dell’integrazione scolastica in Sardegna.
L’ABC Sardegna ha presentato la proposta del documento di costituzione, frutto anche di precedenti iniziative e del lavoro pluriennale svolto per l’inclusione scolastica: il Comitato, cui sono invitati a aderire famiglie e associazioni di bambini e ragazzi con disabilità e tutti gli interessati, attuerà qualsiasi iniziativa e manifestazione utile allo scopo, a beneficio di tutti gli alunni con disabilità della Sardegna al fine di contribuire alla costruzione di una scuola e di una società davvero inclusiva.
Per aderire al Comitato: http://www.abcsardegna.org/file/sito/filesito_10_5701289.pdf).
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NB. Il giorno 28 novembre 2008 è arrivata la buona notizia che il movimento delle persone con disabilità attendeva da tempo: l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Disegno di Legge di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Ora il testo dovrà ricevere l'applicazione finale del Parlamento, ciò che auspichiamo avvenga molto rapidamente.
E’ il primo e sinora più significativo atto internazionale obbligatorio del XXI secolo sui diritti umani, un trattato che con la sua effettiva ratifica, cioè quando a seguito di questo primo riconoscimento legislativo il testo riceverà l'approvazione finale da parte del Parlamento, diverrà parte integrante e vincolante della legislazione nazionale, con rilevanti effetti sulle esistenze di circa 5 milioni di cittadini italiani, molti dei quali ancora oggi vivono nel nostro Paese in condizioni di violazione dei diritti fondamentali.
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Programma svolto
Ore 9.00
Registrazione partecipanti

Ore 9.15
Marco Mirai Presidente ABC Sardegna
Apertura dei lavori
Saluti istituzionali
Sindaco di Cagliari, Presidente Provincia di Cagliari

Ore 10.00-11.30
Prima Sessione mattina
Buone pratiche nel sociale Alla scuola dell’ esperienza nella costruzione di un nuovo welfare di qualità per tutti, costruito “dal basso” nell’ottica dei diritti all’inclusione e della partecipazione attiva, di empowerment dei cittadini
Presenta Rita Polo Coordinatrice ABC Sardegna
Modera Marco Espa Genitore e Consigliere regionale

Mario Melazzini
Presidente Associazione AISLA - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica - saluto collegamento telefonico

Rita Polo L’esperienza-azione dell’ABC
Interventi di:
Davide Tagliacarne, ABC studente universitario
Esperienza e diritti: il mio percorso sostenuto di vita indipendente
Presentazione e Video Storia di Luca medaglia d’oro Giochi Nazionali Special Olympic Ginnastica artistica 2008

Giampiero Griffo membro DPI (Disabled Peoples’ International) e Rappresentante italiano EDF (European Disability Forum).
L’empowerment delle persone con disabilità, dei genitori, delle associazioni e delle comunità, in relazione ai nuovi compiti legati all’applicazione della Convenzione ONU

Ore 11.30-13.00
Seconda Sessione mattina
Abilitazione e riabilitazione e Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. La presa in carico e il sistema dei servizi. E’ al centro la persona?

Modera Marco Espa

Interventi di:
Pietro Barbieri, Presidente FISH Federazione Italiana Superamento Handicap
Enrico Puddu, genitore , medico, Percorso di vita e progetto riabilitativo
Carmelo Masala, neurologo, fisiatra esperto in riabilitazione, psicologia dell’handicap e della riabilitazione Università di Cagliari
Criticità nell’efficacia del modello medico della riabilitazione per le disabilità complesse
Giuseppe Locci, genitore, Dall’emergenza un’esperienza di presa in carico

Nerina Dirindin Assessore alla Sanità Regione Sardegna
La centralità della persona nel sistema dei servizi sociosanitari in Sardegna. A che punto siamo?

Interventi liberi

13,00
Pausa pranzo

Ore 15,30-18,30
Terza Sessione
Pomeriggio
Speciale Scuola Tavola rotonda con le Istituzioni
L’inclusione scolastica fa passi indietro? Il dramma delle famiglie che vedono calpestato il diritto allo studio dei loro figli. E’ solo un problema di tagli alla spesa o di “competenze”? Dov’è la Rete tra le Istituzioni a supporto dei bambini e ragazzi con disabilità?
Discussione con le istituzioni, sulle responsabilità e l’impegno necessari a consolidare, costruire, migliorare.
Buone Pratiche di integrazione scolastica

Modera Marco Espa
Presenta Francesca Palmas, Responsabile Scuola ABC Sardegna

Maria Paola Cassitta, genitore Un’esperienza di buona prassi
discutono:
Salvatore Nocera VicePresidente Fish Nazionale Federazione Italiana Superamento Handicap
Armando Pietrella Direttore Scolastico Generale
M. Antonietta Mongiu Assessore alla Pubblica Istruzione Regione Sardegna
Pier Paolo Pani Direttore Servizi integrazione socio sanitaria, Ass. Igiene Sanità Regione Sardegna
Donatella Petretto, docente Università di Cagliari, Commissione Ministeriale Integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Interventi :
Antonella Fois, genitore Il girotondo - Terralba,
Dibattito
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Adesione e lancio del Comitato dei familiari per l'integrazione scolastica in Sardegna
Scarica il documento Comitato famiglie
Chi vuole aderire e sottoscrivere il documento può inviare una mail a abc@abcsardegna.org o contattare la segreteria

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Hanno aderito all’iniziativa le associazioni
AISISD Associazione Italiana per lo Sviluppo dell'Integrazione Sociale dei Disabili – Quartu Sant’Elena
ASARP Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica – Cagliari
Ce.Down Centro Down - Cagliari
CSV- Centro Servizi per il volontariato Sardegna Solidale
DiversaMente Onlus - Cagliari
FIADDA Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi - Sardegna
Il Girotondo - Terralba
Is Angelus – Sinnai
Sindrome di Crisponi & Malattie Rare - Sardegna
Un raggio di sole con un sorriso – Decimomannu
UNASAM Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale
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Si Ringrazia
SARAS Spa
Banco di Sardegna
Banca CIS
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L’evento è realizzato nell’ambito dei progetti delle “Buone Prassi nel Sociale” POR SARDEGNA 2000-2006 - Asse V - Misura 5.2 "La qualità della vita nelle città: il miglioramento dell'offerta dei servizi sociali e assitenziali" - azione 5.2.b

Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato igiene, sanità e dell’assistenza sociale
Direzione generale delle politiche sociali
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Segreteria Organizzativa
ABC Sardegna via Dante, 97 CAGLIARI - tel. 070401010 fax 0704528529 - abc@abcsardegna.org
Direzione Scientifica
Prof.Carmelo Masala, dott.ssa Donatella Petretto - Università degli Studi di Cagliari
Dott.ssa Rita Polo, dott.ssa Francesca Palmas – Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna

[20 ottobre 2008]

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