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SCUOLA. ANNO NUOVO PROBLEMI VECCHI

Le famiglie si sono incontrate per fare insieme il punto della situazione e per confrontarsi sulle prossime azioni da intraprendere, anche in riferimento alle tante richieste di chiarimenti già pervenute da tanti, da tutta l’isola.
Leggi l' Unione articolo 24 sett 2010 e La nuova 25 sett 2010

Immagine rappresentativa per: SCUOLA. ANNO NUOVO PROBLEMI VECCHI

Guarda il video sull'incontro tratto dal TG3 edizione del 24 settembre 2010


quiDati alunni docenti anno scolastico 2010 2011 aggiornati, fonte Direzione Scolastica Regionale
Leggi il comunicato ABC:
Scuola e disabilità: anno nuovo, problemi vecchi
Il comitato delle famiglie per l’integrazione scolastica in Sardegna si incontra per fare il punto della situazione e decidere le prossime azioni da intraprendere

Con l’inizio dell’anno scolastico si presentano per gli alunni e studenti con disabilità i problemi di sempre: i tagli annunciati al personale docente e non docente hanno, di fatto, cambiato il volto del sostegno anche nelle scuole sarde. Classi più numerose (anche di 27/30 alunni), sostegno agli alunni con disabilità di 9 ore o addirittura di quattro ore e mezzo alla settimana, ma anche collaboratori scolastici insufficienti per coprire le esigenze degli studenti che necessitano di un'assistenza continua negli istituti, o il servizio di assistenza specialistica ancora non attivo dal primo giorno di scuola in tutta l’isola.
Altro che “tutti a scuola” o “la scuola di tutti”! Eppure quest’anno la situazione dovrebbe essere in parte migliorata – spiega Francesca Palmas per il Comitato Responsabile Scuola ABC Sardegna – perché grazie alla Sentenza della Corte Costituzionale 80/2010 del 26 febbraio, che ha dichiarato definitivamente anticostituzionale il limite massimo del numero degli insegnanti di sostegno fissato in 1:2 (media nazionale 1 insegnante di sostegno ogni 2 alunni disabili) dalla Finanziaria del 2008, è stata riammessa la possibilità dell’assunzione di insegnanti di sostegno “in deroga” per particolari situazioni di gravità.
Rispetto dunque al panorama della scuola in generale non possiamo affermare che ci sia stato un peggioramento per quanto riguarda il sostegno, anche se è chiaro che l’impoverimento della scuola pubblica in generale con il taglio al quale stiamo inesorabilmente assistendo, si ripercuote ancor più negativamente per gli alunni in una situazione di svantaggio, perché viene meno la qualità stessa della scuola. Alcune famiglie sono già pronte – dice la Presidente ABC Sardegna Luisanna Loddo - a ricorrere al TAR contro il Ministero per difendere il diritto allo studio dei propri figli. Siamo consapevoli che la battaglia per uno solo dei nostri ragazzi è una battaglia per i diritti di tutti". Lo scorso anno sono state 62 le cause vinte contro al Gelmini in Sardegna (tutte quelle presentate) e alcune sono ancora in corso (ottobre il pronunciamento finale): ci teniamo a dire – precisa Francesca Palmas – che i ricorsi non sono contro le Scuole, con le quali siamo alleati: sappiamo che devono gestire le poche risorse che vengono loro assegnate; i ricorsi sono contro il Ministero che poi deve pagare gli insegnanti di sostegno che verranno nominati grazie alle sentenze, e non togliere ad altri alunni le ore.
Alcuni dati: in Sardegna i sindacati lamentano un taglio tra docenti e personale ATA di 1700 posti in meno; Studenti sardi 217.000, 26.000 insegnanti e ATA. Lo scorso anno erano circa 4.400 alunni con disabilità certificati e 2421 insegnanti di sostegno aspettiamo una NOTA della Direzione Scolastica Regionale sui dati aggiornati per quest’anno
Anche quest’anno le famiglie faranno il punto della situazione con le famiglie del Comitato, così da avere un quadro completo; si incontriamo GIOVEDI’ 23 SETTEMBRE DALLE ORE 16.30 ALLE 19.00 PRESSO LA SCUOLA elementare SANT'ALENIXEDDA ingresso PIAZZA GIOVANNI XXIII (fronte via Dante), A CAGLIARI per confrontarsi sulle prossime azioni da intraprendere, anche in riferimento alle tante richieste di chiarimenti già pervenute da tante famiglie di tutta l’isola (Cagliari, Sassari, Tempio, Arbus, Oristano, Ghilarza,)
L’invito, esteso anche ai giornalisti, è stato rivolto alle famiglie e associazioni aderenti al Comitato dei familiari, a tutte le persone, famiglie ed associazioni interessate, già tante le adesioni.
Leggi l'articolo anche su Superando

Sull'argomento leggi anche:
Luci e ombre dall'incontro con il Ministero
Qualche assunzione di impegni è effettivamente arrivata, dal Ministero dell'Istruzione, nel corso di un incontro con i rappresentanti della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap): ad esempio di accogliere le segnalazioni su casi specifici di sovraffollamento delle classi - autorizzando eventuali deroghe - o di obbligare tutti i docenti - non solo quelli di sostegno - ad acquisire un certo numero di crediti di formazione iniziale sulla disabilità (pur senza ancora precisare i contenuti di tali crediti). Restano tuttavia insoddisfacenti le risposte sui dati effettivi della disabilità nella scuola e sulla qualità dell'inclusione, oltre che sulla continuità didattica per gli studenti con disabilità

Disappunto per il sovraffollamento delle classi in presenza di alunni con disabilità e per il numero di disabili per classe superiore a quello previsto dalle norme vigenti. Preoccupazione, inoltre, per il diritto a unsostegno scolastico certo e di di qualità: infatti, le restrizioni di bilancio, la mancanza di formazione adeguata di tutti gli insegnanti preposti al sostegno e i tagli di personale stanno spesso trasformandol'inclusione scolastica in un umiliante percorso ad ostacoli.
È soprattutto su questi punti che la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e la FISH(Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) hanno da tempo espresso più volte il proprio disappunto, toccando anche quotidianamente con mano il disagio di migliaia di famiglie che si trasforma sempre più spesso in contenzioso, ricorsi e azioni legali per ottenere - ad esempio - le ore di sostegno sufficienti per i propri figli.
La stessa Corte Costituzionale - vale la pena ricordarlo - ha dichiarato illegittimi, nel febbraio di quest'anno (Sentenza80/10), i provvedimenti che avevano proibito l’assunzione di insegnanti di sostegno in deroga alle norme approvate per limitare nuove assunzioni. Grazie a quella stessa Sentenza, tra l'altro, ci sono stati tremila posti in deroga che si aggiungono agli altri già disponibili (circa 90.000).

È dunque in questo clima che nei giorni scorsi le delegazioni della FAND e della FISH hanno incontrato i massimi funzionari del Ministero dell'Istruzione.
Il primo e il più importante impegno assunto è di natura pratica: onde evitare, infatti, i ricorsi al giudice delle famiglie, il Ministero si è impegnato ad accogliere le segnalazioni su casi specifici di sovraffollamento e ad intervenire presso gli Uffici Scolastici Regionali, eventualmente autorizzando deroghe.
Un altro impegno viene dalla qualità del sostegno: per la prima volta i docenti - tutti, non solo quelli di sostegno - verranno obbligati infatti ad acquisire un certo numero di crediti di formazione iniziale sulla disabilità. Ora il confronto - anche con i sindacati - si sposterà sui contenuti di quei crediti e sull’aggiornamento dei docenti in ruolo.
Ancora insoddisfacenti, invece, le risposte sui dati effettivi relativi alla disabilità nella scuola e sulla qualità dell’inclusione scolastica. Utile, in tal senso, sarebbe il ripristino dello specifico Osservatorio sull’Inclusione Scolastica su cui il Ministero ancora sembra titubante.
Infine, rispetto alla garanzia della continuità didattica per gli studenti con disabilità, e delle regole e soluzioni con cui garantirla, se ne parlerà - forse - il prossimo anno, dal momento che, con la riduzione del personale e la "ristrutturazione" del sistema scolastico in atto, sembra che questa legittima aspirazione debba rimanere ancora per un po' "lettera morta".

«Luci ed ombre - è stato il commento dei presidenti di FAND e FISH, Giovanni Pagano e Pietro Barbieri, al termine dell'incontro - ma almeno ci si può ritenere soddisfatti per un confronto che sembra essere ripreso dopo mesi di stagnazione». (Ufficio Stampa FISH)

[23 settembre 2010]


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