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È la prima volta che il TAR Sardegna si pronuncia per garantire ciò che l’ABC chiede da anni: che non vengano esclusi dall’accesso al finanziamento dei Piani Personalizzati le persone con disabilità gravi che superano il tetto massimo di reddito considerando i dati finanziari del nucleo familiare.
Ma si stabilisce un principio importante, valido per tutte le prestazioni sociali.
L’ABC ha da sempre denunciato la non applicazione del decreto legislativo 130/2000 che con chiarezza dice che in tutte le prestazioni sociali in favore di persone in situazione di handicap grave bisogna tener conto del SOLO reddito della persona e non di quello del suo nucleo familiare.
In questa logica il criterio discriminante del limite di reddito quale criterio di accesso alla legge 162 ha escluso di fatto dal “circuito” dell’informazione e della presa in carico da parte dei Servizi e dalla comunità diverse persone con disabilità gravi e gravissime; l'ABC ha sempre rivendicato il carattere di accesso universalistico del sociale, cosi come la sanità, in particolare per la L.162/98 (per i destinatari ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3), una legge non contro la povertà ma per il diritti e la promozione delle persone con disabilità; e ha mal considerato le misure di integrazione da parte dei beneficiari (riduzione del finanziamento erogato come compartecipazione economica, introdotte nel 2003) stabilite dalla Regione, calcolate in base al reddito, a garanzia della stessa equità della distribuzione delle risorse necessarie e disponibili per l’attivazione dei piani personalizzati, e ha proposto invece di trovare soluzioni condivise, sempre nella logica della coprogettazione utenti-istituzioni e attuazione del “nulla su di noi senza di noi e - le nostre famiglie”, appropriate per ogni situazione specifica a sostegno della vita indipendente dei maggiorenni o di “permanenza” nel proprio domicilio e mantenimento della qualità di vita delle persone anziane non autosufficienti. Saranno dunque anche questi, prossimi obiettivi da raggiungere come associazioni di famiglie e di persone con disabilità nel quadro della politica regionale.
Il TAR Sardegna, con l’Ordinanza del 13 maggio 2009 N. 00195/2009 REG.ORD.SOSP. accoglie il ricorso di una famiglia sarda presentato per l'annullamento del provvedimento con il quale «il Comune di Capoterra ha recepito e dato attuazione alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 69/20 del 10.12.2008 […] relativo al finanziamento dei “Piani Personalizzati a favore di persone con disabilità gravi” per l'anno 2009, nella parte in cui esclude l'ammissione al programma di finanziamento del disabile il cui “nucleo familiare” consegue un reddito dichiarato superiore a 70.000 euro e della deliberazione della Giunta Regionale n. 69/20 del 10.12.2008 con la quale la Regione Sardegna […] prevede l' esclusione dal finanziamento dei piani personalizzati per i disabili per i quali il reddito del nucleo familaire sia superiore ai 70.000 euro».
Prevede quindi che «[…] il riferimento al reddito non deve avvenire in base ai dati finanziari del “nucleo familiare”, ma occorre considerare la “situazione economica del solo assistito” ».
scarica la Sentenza 162 TAR Sardegna
[23 maggio 2009]
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